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al testo di Rosetta Sacchi
Solo un p di me
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Vibra il silenzio come fosse musica e strumento. Ora, al pensiero d’una vita taciuta nella gioia e nel pianto. L’emozione torna con la voce nota a me soltanto scavando solchi nella mente e tra gli antichi fogli. Riaffiorano intatti i primi versi gettati con l’ansia dell’attesa come semi ignari del divenire frutti, lì dove ignoravo ci fosse terra o argilla o grande vuoto. Forse era vento e mare forse desiderio di cercare sempre un luogo dove stare bene.
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Dedalus
- 19/10/2021 23:06:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
È come un accumularsi dattimi senza respiro, un girare intorno ad essenze sfuggenti, un manifestare o meglio comunicare ad un ipotetico lettore un estraniarsi doloroso, un entrare nel vuoto pur narrando di sè "Vibra il silenzio/come fosse musica.../...al pensiero d’una vita taciuta/nella gioia e nel pianto". Non ha coordinate tra le mani solo frammenti in attesa di qualche remota possibilità di ricomposizione "Riaffiorano.../i primi versi.../.../come semi/ignari del divenire frutti/lì dove ignoravo ci fosse terra/o argilla o grande vuoto". Microricordi di cose avvenute, o anche no, in uno spazio temporale che dà ombre e metaforiche visioni dell’infanzia "Forse era vento e mare/forse desiderio/di cercare sempre un luogo/dove stare bene".
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